Pelle arrossata: cosa possiamo fare?

In questi giorni stiamo ricevendo molte richieste di aiuto per la pelle arrossata dei propri figli che ci chiedono di cosa si tratta e cosa possono fare sopratutto da parte di neo-mamme che hanno per la prima volta visto chiazze di dermatite atopica nel viso del proprio figlio lattante.
Lo sapete quale è l’organo più grande che abbiamo? La pelle.

 

La DERMATITE ATOPICA è una patologia cutanea cronica in aumento, in particolare nel mondo Occidentale. Colpisce prevalentemente i neonati e i bambini – circa il 10-20% dei bambini del mondo – interessa anche il 2-5% degli adulti. Se entrambi i genitori soffrono di Dermatite Atopica, la possibilità che anche il bambino sviluppi la malattia è del 60 – 80 %. I soggetti che ne soffrono hanno la pelle costantemente secca e irritabile, incline alle infezioni e alle infiammazioni.
La Dermatite Atopica si presenta in due fasi, nella fase CRONICA (detta anche Fase di remissione), la pelle è secca e irritabile. Questa condizione di secchezza cutanea è conosciuta anche come Xerosi.
Nella fase ACUTA (conosciuta anche come dermatite infiammatoria), la pelle risulta infiammata e pruriginosa. Per quanto non ci sia una cura definitiva e risolutiva per la Dermatite Atopica, prendersi cura della pelle dei propri figli quotidianamente può prolungare le fasi in cui la malattia non è presente.
Le riacutizzazioni devono essere controllate con antistaminici per bocca nel bambino più grande, creme cortisoniche con azione antinfiammatoria e creme antibiotiche localmente se sovrapposizione batterica locale per lesioni da grattamento in caso di prurito, alcune volte in forme con sovrapposizione batterica diffusa è necessario anche una copertura antibiotica a largo spettro per bocca.
Bisogna agire nella fase cronica persistente sulla prevenzione con creme idratanti per evitare riacutizzazioni della malattia, gli emollienti infatti aiutano la pelle a sopperire alla mancanza di idratazione e a ridurre il prurito che può portare ad una nuova fase acuta. Lozioni, creme, unguenti, additivi per bagno e olii per doccia idratano la pelle mantenendola elastica e proteggendone la superficie dai danni causati dall’atto del grattarsi.

È dimostrato che esiste un collegamento tra l’ambiente in cui si vive e il rischio di sviluppare la malattia. Le città con un elevato livello di inquinamento e le zone dove il clima è piuttosto freddo sono più a rischio.
Certe destinazioni di vacanze sono ritenute più terapeutiche di altre. Ottimi esempio sono il Mare del Nord, l’Oceano Atlantico, il Mar Morto, il Mar Mediterraneo e le zone di alta montagna – anche se bisognerebbe evitare il freddo eccessivo.

Il Mar Morto è conosciuto anche con il nome di Mare del sale. Ci sono studi in corso che stanno dando buoni risultati ma è noto anche da tempi remoti che HALOTERAPIA (terapia del sale) sia una buona soluzione di prevenzione nella fase di xerosi cioè quando la pelle è secca e irritabile per evitare le riacutizzazioni. Si consiglia pertanto come prevenzione una-due seduta/e di trenta minuti nella stanza del sale alla settimana in chi presenta pelle atopica sopratutto nei cambi stagionali per 10 sedute consecutive sia per i genitori affetti che per i loro figli. Il bambino e/o l’adulto è necessario che entri nella grotta del sale con le parti esposte nude della pelle coinvolta vista la temperatura piacevole all’interno del dispositivo medico. Haloterapia è consigliata anche in corso di acne e psoriasi.

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